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Subasio photowalk

Niente è più rigenerante di iniziare l’autunno in mezzo alla natura! Entra con noi nel Parco del Monte Subasio. Esploreremo insieme uno dei parchi più belli dell’Umbria, circondati da un panorama spettacolare: l’appennino umbro-marchigiano, la sottostante valle umbra dominata da Assisi. Ad accompagnarci e guidarci durante l’intera giornata ci sarà l’Associazione GMP GAIA con il fotografo Nicola Cirocchi che durante il percorso fornirà suggerimenti fotografici ai partecipanti.

📌LUOGO E ORARIO DI RITROVO:
▪️piazza della pace, Spello
▪️ore 9.00
▪️QUOTA DI PARTECIPAZIONE: Gratuito

👉🏻 Consigliamo scarpe da trekking, pranzo al sacco e tanta acqua!
Scopri il programma sul nostro sito e iscriviti.

📝 COME PARTECIPARE:
PRENOTA direttamente il biglietto oppure ISCRIVITI alla nostra Associazione versando la quota sociale, della durata di 365 giorni, per partecipare gratuitamente o con sconti a questo e a TUTTI gli altri eventi dedicati ai nostri soci

1 – Tessera Associativa di Yallers aps qui:
https://yallers.com/diventa-yallers

2 – Iscrizione all’evento:
https://yallers.com/evento/montesubasio-photowalk/

Ascensione sul Monte Subasio


Programma di Spello Come da un’antica tradizione torna a rivivere “Un Bastone per l’Ascensione del Subasio”, ovvero lunghi bastoni ornati di fiori spontanei che gli spellani portavano in pellegrinaggio al Subasio nella festività dell’Ascensione. Per la realizzazione venivano usati i bellissimi fiori del Subasio: bianchi narcisi, rossi ciclamini, azzurri “non ti scordar di me”. La gente cominciava a recarsi sul Monte all’alba, portandosi dietro il pranzo. Messa al mattino in località Madonna della Spella; nel pomeriggio, giochi popolari, canti, suoni di fisarmoniche e lancio di aquiloni. La Pro Loco Spello ha voluto mantenere viva questa tradizionale festa, seppur con qualche minima variazione, proponendo la 1° edizione di un concorso a premi. Appuntamento domenica 2 giugno alle ore 11:00 presso il Rifugio Cai Madonna della Spella.

Il Programma di Assisi degli Amici della Montagna

I Fantasmi Esistono!!!!!

di Samuel Bonifazi

Sin da bambino ho sempre avuto la passione per gli animali, estinti o vivi che siano e oggi un’altra mia passione quella per la micologia, mi porta a passare praticamente tutto il mio tempo libero immerso nella natura dove l’incontro con alcuni dei suoi abitanti è inevitabile. Che il protagonista dell’incontro sia l’elegantissima poiana appollaiata su di un traliccio ad aspettare il passaggio di un roditore o un elusivo capriolo che pascola in un campo di erba medica l’emozione è sempre tanta.

Ci sono animali però che non sono semplici da vedere dal vivo e questo li rende ai miei occhi ancora più affascinanti. Sono praticamente stregato da quello che considero il re dei nostri boschi: il lupo. In inverno ho passato ore seguendo le piste sulla neve ma ancora oggi non ho mai avuto il privilegio di poter incrociare il mio sguardo con il suo. Ma c’è un altro animale che tormentava i miei sogni, un animale avvolto da un’aurea di mistero talmente elusivo da essere considerato un vero e proprio fantasma dei boschi: Il Gatto Selvatico Europeo (GSE) o Felis silvestris silvestris.

Un giorno sfogliando per caso un libro della Regione, mi sono imbattuto in una cartina dell’Umbria divisa in celle dove era raffigurata la distribuzione regionale di questo splendido felino. La presenza era in sole 13 celle e tutte ben distanti dal Monte Subasio, tuttavia cercando su internet la presenza di questo animale all’interno del parco sembrava più che certa ma non mi bastava volevo vederlo con i miei occhi. Prese piede un’idea che mi balenava per la testa da tempo: acquistai un paio di fototrappole per poter monitorare la fauna selvatica che si aggirava nei boschi sapendo che immortalare il Gatto Selvatico Europeo era un po’ come fare 6 al superenalotto. In un anno e mezzo ho girato centinaia di video, ho visto piccoli caprioli muovere i primi passi e scoprire il bosco insieme alla propria mamma per poi ritrovarli molti mesi dopo con i primi abbozzi di palco mentre sgranocchiavano avidamente germogli di pino, branchi di cinghiali accaparrarsi i migliori bulbi e tuberi che la terra offriva, curiose volpi che fissano e graffiano la telecamera con le zampe per capire cosa è, goffi e simpaticissimi tassi prepararsi all’inverno e alcuni giorni dopo una nevicata 5 bellissimi lupi. Poi arriva Maggio, nel rientro dal bosco comincio a visionare le varie registrazioni lo schermo indica 25 Maggio sono le 03:45 la scena è vuota, spesso capita che la fototrappola si attivi per vari fattori climatici mando avanti la registrazione ad un tratto qualcosa passa davanti l’obbiettivo….non capisco subito cosa è l’animale è passato praticamente sotto la fototrappola mando avanti e indietro il video più volte, ci sono! è una coda!!e sembra di un gatto!!Mando avanti voglio visionare subito il prossimo video. È datato 26 Maggio anche questa volta la scena è vuota, passano alcuni secondi e precisamente alle 04:22 il mio regalo di compleanno fa capolino nell’ angolo in basso a destra dello schermo, sono pochi sfocati secondi ma tanto basta per capire che mi trovavo davanti al fantasma dei boschi…il Felis silvestris silvestris.

Finalmente avevo la certezza che lo sfuggente felino girovagava per i boschi del Monte Subasio e dopo circa un mese un altro video mi fece saltare dalla sedia, questa volta in pieno giorno, una bellissima sfilata su di un tronco di abete bianco caduto a terra degna della più famosa top model. Ma le sorprese non finisco qua: il 15 Settembre 2018 anche i sensori della seconda fototrappola scattano difronte al passaggio del Felis silvestris silvestris. Purtroppo, dalle sole immagini non sono riuscito a capire il sesso e se l’esemplare è sempre lo stesso. La prima fototrappola è piazzata in un bosco di Abete bianco, la seconda in un tratto di bosco misto ma in linea d’aria non sono molto distanti quindi è molto probabile che sia sempre lo stesso esemplare. Tirando le somme in circa un anno e mezzo di riprese sono riuscito a filmarlo solo (si fa per dire) 4 volte, continuerò ancora con questo mio “progetto” sperando di riuscire ancora a strappare qualche altro secondo al fantasma dei boschi…

Frantoi Aperti 2018: VII edizione di UNTO

VII edizione di UNTO – ASSISI

UNTO

Un primo imperdibile assaggio del programma proposto in occasione della DOMENICA 28 OTTOBRE con:

“L’ ANTEPRIMA IN MONTAGNA
Alla Scoperta di Sorgenti e Fontanili della Montagna”.
A cura delle Pro Loco di Costa di Trex e Armenzano.

Palio di San Michele 2018 – Bastia Umbra: Programma

Mercoledi 19/09/2018 – ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 22,00 – Zoè – Il principio della vita.  Spettacolo di teatro di strada a cura della  Compagnia teatrale Piccolo Nuovo Teatro

giovedì 20/09/2018 – ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 21,30 – Cerimonia di Apertura “56a Edizione”  Benedizione degli Stendardi – Mantelli dei Rioni.

Bandi di Sfida tra i Rioni “56a Edizione” (DIRETTA STREAMING SU TERRENOSTRE)

 

venerdì 21/09/2018 – ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 22,00 – Sfilata Rione SANT’ANGELO

 

sabato 22/09/2018 – ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 22,00 – Sfilata Rione MONCIOVETA

domenica 23/09/2018 – ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 22,00 – Sfilata Rione PORTELLA

 

lunedì 24/09/2018 – ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 22,00 – Sfilata Rione SAN ROCCO

 

martedì 25/09/2018 – ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 22,00 – Spettacoli e animazione nelle taverne rionali

 

mercoledì 26/09/2018 – ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 22,00 – Giochi in Piazza tra Rioni 2018 “56a edizione”

 

giovedì 27/09/2018 – ore 09,30 – Rion Mini Sport 2018 “56a Edizione”

a cura di “Bastia Volley – Asalb Bastia – Virtus Bastia”

ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 21,00 – Mini Palio 2018 56a Edizione

 

venerdì 28/09/2018 – ore 18,00 – Veglia della Lizza nelle chiese rionali

ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 22,30 – Lizza e assegnazione del Palio 2018 “56a Edizione”(DIRETTA STREAMING SU TERRENOSTRE)

sabato 29/09/2018 – ore 16,00 – Messa Solenne e Processione del Santo Patrono

ore 19,30 – Apertura delle taverne rionali

ore 23,00 – Spettacolo Pirotecnico 2018 Chiusura “56a Edizione”

Subasio Epyc – Mezzanotte Bianca

In occasione della mezza notte bianca di Spello, Subasio Epyc e Gli Amici di Spello, organizzano una passeggiata per le vie di epyc.
la partecipazione sarà gratuita, al termine cocomero e sangria per tutti!!!
Obbligatorio casco e torce frontali!!
ricordo inoltre che si tratta di una manifestazione benefica e chi vorrà puo acquistare i biglietti della lotteria il cui ricavato verrà destinata alla ricostruzione dei giardini pubblici di collepino!!!
il percorso verrà deciso al momento in base hai partecipanti!!
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!

Il Subasio ieri ed oggi: Evoluzione del Paesaggio del Monte Subasio

Il paesaggio del territorio del Monte Subasio ha subito profonde variazioni negli ultimi 100 anni, con un radicale cambiamento in tempi piuttosto brevi,  soprattutto per motivi antropici.

 

In occasione della ricorrenza dei 100 anni dall’inizio delle opere di riforestazione del Monte Subasio, l’Associazione GMP GAIA e il Club UNESCO di Assisi hanno progettato la mostra tematica “La storia del paesaggio vegetale del Monte Subasio negli ultimi 100 anni” per riscoprire la storia contemporanea del Monte Subasio e promuovere il patrimonio naturalistico del territorio.

Il Monte Subasio, ricordiamo, è ben identificabile nel paesaggio umbro e si presenta come un rilievo montuoso isolato nel paesaggio della Valle Umbra, con un profilo generalmente arrotondato a “dorso di tartaruga” come citano le fonti, che emerge dalle zone collinari circostanti ed è forse il monte più famoso dell’Umbria.

Il percorso espositivo, ad esso dedicato, è organizzato in tre sezioni: una sezione fotografica per confrontare l’evoluzione del paesaggio del monte Subasio  negli ultimi 100 anni, una sezione di documenti che attestano le opere e le attività di gestione delle risorse che venivano ricavate dalla montagna ed una terza sezione con i sentieri e i percorsi che attraversano le aree oggetto delle opere di rimboschimento.

La mostra, oltre a voler ricordare l’immenso lavoro svolto per effettuare l’opera di rimboschimento, ha anche finalità divulgative e didattico-educative: è costituita da documenti d’epoca, foto dei diversi periodi messe a confronto con l’attuale, una parte didattica con chiavi dicotomiche e campioni per illustrare le diverse specie arboree utilizzate durante i rimboschimenti e per illustrare i percorsi escursionistici che permettono di osservare i rimboschimenti e le opere realizzate nello stesso periodo.

È doveroso ricordare che i rimboschimenti, che hanno interessato i versanti del Subasio, che erano nudi e fortemente degradati, sono iniziati grazie al contributo manuale dei prigionieri di guerra austro-ungarici, anche in prospettiva della ricorrenza del Centenario della Grande Guerra; opera egregia questa che venne continuata poi con l’attività dell’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali (A.S.F.D.) e successivamente dalla Comunità Montana del Subasio.

 

La mostra tematica tratterà anche le motivazioni di questa evoluzione paesaggistica che, malgrado sia fortemente condizionata  dall’intervento antropico, ha avuto anche cause naturali.

 

Un grande impulso al cambiamento del paesaggio è dovuto anche dalla  modifica del contesto agricolo che, negli anni, ha subito una metamorfosi irreversibile. Moltissimi sono i documenti che illustrano questa evoluzione del paesaggio rurale grazie anche alle opere di Henry Desplanques e di Alberto Melelli.

 

Il progetto di questa mostra tematica vuole, quindi, illustrare  all’abitante del posto come si è evoluto il suo territorio, dando plauso alle opere che nella storia contemporanea sono state eseguite, come quella del rimboschimento che ha permesso di recuperare  un’area degradata e di limitare il dissesto idrogeologico.

 

Ad oggi la realizzazione anche di due strade panoramiche e di una rete sentieristica, piuttosto articolata, consente di fruire il Monte Subasio anche a chi viene da fuori regione,  per scoprire i luoghi francescani e per vivere le caratteristiche di sacralità e misticismo che il Monte vanta di avere sin dall’epoca pre-romana.